MAXWELL (1831-1879)

dai campi elettromagnetici ai componenti ultimi della materia

 Nasce a Edimburgo il 13 giugno 1831. A 10 anni il padre lo iscrive alla scuola secondaria dove viene accolto col nomignolo di "Dafti" (lo scemo), per il suo comportamento di contadino sempliciotto. I risultati scolastici gli renderanno presto ragione delle sue qualità.

150 anni prima Newton (1704) aveva scoperto che la luce solare è composta da diversi colori (7) che possono essere scomposti in un "fascio" attraverso un prisma e ricomposti nel colore bianco se focalizzati con una lente in un punto.

Maxwell chiarisce che la visione dei colori è una proprietà dell'occhio umano, capace di apprezzare tre colori fondamentali, e che il mescolamento dei colori può essere "additivo", nel caso dello spettro luminoso, o sottrattivo, nel caso dei pigmenti (dai quali vediamo solo la parte di luce riflessa).   Arriva infine a individuare la proprietà fondamentale della luce, quella della natura elettromagnetica.

Nel 1861 realizza la prima fotografia a colori (in tricomia).

Applicando la speculazione matematica agli altri campi della fisica introduce ed estende la nozione di "campo" alle forze naturali della "gravitazione", dell'elettricità e del magnetismo.

In campo astronomico stabilisce che gli anelli di Saturno devono essere composti di tante piccole parti solide, con una dimostrazione matematica dell'instabilità meccanica degli anelli nel caso che fossero composti da gas o costituiti da "corpi rigidi".

Nel 1871 riceve riconoscimento istituzionale dei suoi studi con l'incarico di direttore del costituendo "laboratorio Cavendish", dove vent'anni più tardi Thomson realizzerà la scoperta dell'elettrone.

Non manca nella sua breve esistenza una grande sensibilità sociale che lo porta ad aderire all'iniziativa del movimento socialista cristiano (sorto in Inghlterra nel 1848), insegnando nei "corsi di lezioni serali per operai" fino al 1866, convinto che l'emancipazione culturale fosse una esigenza primaria della popolazione inglese.

muore a soli 48 anni il 5 novembre 1879 per lo stesso male che alla stessa età aveva colpito la madre (neoplasia addominale).