EINSTEIN (1879 -1935)

quanti e relatività, una svolta nella fisica teorica

 E = mc2

 

Certamente il nome dello scienziato simbolo della moderna fisica teorica non necessita di alcuna presentazione.

Dalla monografia riprendiamo solo quei particolari momenti che caratterizzano la vita dell'uomo o che ne hanno determinato il destino.

Nato a Ulma in Germania, da una famiglia di ebrei non praticanti, avrà una vita giovanile contrastata sia a scuola che in famiglia.

Considerato tardivo dai suoi insegnanti, trova consolazione a casa con la madre che lo avvia allo studio del violino e con lo zio che lo introduce all'algebra. Einstein aggiunge ai primi studi di algebra quelli di geometria. Rimane affascinato da questo "mondo di certezze" costituito dalle scienze matematiche e a quindici anni, da autodidatta, studia il calcolo infinitesimale.

Permanendo la condizione di insofferenza verso l'autoritaritarismo tipico della scuola tedesca, a 16 anni otterrà dalla famiglia di essere iscritto al politecnico di Zurigo, cosa che gli riesce solo dopo aver ottenuto un diploma abilitante. Albert chiede anche di compiere tutti gli atti necessari ad ottenere la cittadinanza svizzera, cosa che si realizzerà nel 1902.

Sentimentalmente legato a Mileva Maric, studentessa di matematica di origine serba che aveva lasciato il paese, allora sotto governo ungarico , perchè insofferente di quel regime, trova la famiglia drasticamente contraria perchè è più grande di Albert, claudicante, straniera e, per di più non è ebrea.

Nel 1902, anno della cittadinanza svizzera, muore il padre Herman. Venuta meno la voce più contraria sposa Mileva Maric, dando vita ad una sfortunata unione matrimoniale che si scioglierà nel 1914. Votato alla scienza ebbe a definirsi un "viaggiatore solitario" aggiungendo a chiarimento:

"Non mi sono mai dato con tutto il cuore nè al paese che mi ha visto nascere, nè alla casa, nè ai miei amici, e neppure ai congiunti più prossimi"

Più fortunata la storia scientifica della sua vita, che gli assicurerà il posto d'onore che saprà conquistarsi.

Forgiato nelle difficoltà dirà di se stesso:

di non pensare di essere particolarmente dotato, ma di avere sempre avuto "l'ostinazione di un mulo", e - sì - "anche un po' di naso"