il conformista indifferente e il delitto Rosselli
E' il film "il conformista" di Bernardo Bertolucci, tratto dall'omonimo libro di Alberto Moravia, a spingere Paolo Pillitteri ad approfondire la storia del delitto Rosselli (avvenuto in Francia nel 1937) ricostruendo gli avvenimenti politici di quegli anni con in primo piano la "guerra di Spagna", l'alleanza Hitler-Stalin (1939) e la liquidazione della colonna militare guidata da Carlo Rosselli, composta da anarchici e trotzkisti i cui capi militari furono eliminati da agenti della NKVD (il predecessore del KGB) su ordine di Stalin e con la regia di Togliatti. Alberto Moravia, definito "il conformista indifferente" è il cugino primo dei Rosselli, che da frequentatore dei salotti buoni del "Duce" guardava con compatimento le velleitarie azioni rivoluzionarie del cugino. Di Moravia viene stigmatizzata la capacità di rimanere indifferente alla notizia dell'assassinio dei cugini e di passare subito dopo la "liberazione" nella folta schiera degli antifascisti. Nell'ultimo capitolo del libro Pillitteri denuncia la "responsabilità politica" di chi ha tenuto nascosta la "vera storia" dei "fratelli Rosselli", dei loro assassini, del pensiero politico di Carlo ("socialismo liberale", il suo testamento politico, è stato pubblicato solo quaranta anni dopo la sua morte) e l'uso strumentale della loro memoria che ha fatto fallire il convegno di commemorazione svoltosi al Lingotto nel 2001.
|