FRANCIS BACON (1561-1626)

il Lord Cancelliere e la moderna immagine della scienza

Francis Bacon è l'unico personaggio della collana a non essere stato uno scienziato, guadagnandosi un posto nella storia della scienza grazie all'impegno in favore della modernizzazione della cultura che lo accompagnò per tutta la vita..

Funzionale a questo suo impegno fu la posizione di prestigio alla corte di Inghilterra, dove giunse a coprire la carica di "Lord Cancelliere".

Con il padre Lord Guardasigilli (Lord Keeper) della regina Elisabetta I, e la madre figlia di uno dei precettori di re Edoardo VI,  fu introdotto a Corte ancora bambino e a 12 anni (1573) entrò all'università di Cambridge.

Affrontando lo studio con grande autonomia di giudizio, interpretava la scienza come una "filosofia delle opere" e non come una "filosofia delle parole", come egli denunciava essere di moda. Questo il suo  motto: "non interessa ciò che è stato fatto. Interessa ciò che si può fare."

Il suo gradimento alla corte reale gli consentì di esprimersi contro corrente in favore della divulgazione della scienza, criticando i comportamenti di filosofi come "Platone che impedì la divulgazione dei misteri, Pitagora e Porfirio che obbligavano al silenzio il loro discepoli, Orfeo e Tertulliano che esigevano il giuramento del silenzio". Negli stessi anni in Europa qualcun altro dovette rinunciare a difendere le proprie idee scientifiche (Galileo Galilei) e qualche altro irriducibile fu bruciato vivo (Giordano Bruno).

Ma il principale risultato del suo impegno, quello di volgarizzare la cultura e far collaborare gli scienziati tra di loro si concretizzò in modo definitivo solo dopo la sua morte (9 aprile 1626) con la nascita della "Royal Society" (1660), che ebbe come primo progetto quello di  "compilare fedeli resoconti di tutte le opere della natura e dell'arte".

Come ogni politico che si rispetti, all'apice della sua carriera venne accusato di "corruzione". Aveva accettato doni dalle parti contendenti mentre le cause erano ancora in discussione e le parti in attesa di giudizio (primavera 1621). Bacon confessò per iscritto la sua colpa e in maggio venne condannato a un'ammenda di 40.000 sterline, alla detenzione nella Torre a piacimento del Re, all'interdizione da ogni ufficio di Stato, all'esclusione del Parlamento. Erano altri tempi!

La brutta avventura, giunta alla conclusione della sua esistenza, non potè però fermare la "macchina della modernità", alla quale aveva dato un impulso dirompente e che portò l'Inghilterra ad essere all'avanguardia dell'industrializzazione.